Il rito della luce alla Scuola Primaria del Convitto

Le settimane che precedono le festivitĂ  natalizie, soprattutto alla scuola primaria, sono senza dubbio le piĂš emozionanti e divertenti per i bambini

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Dirigente Scolastico

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Le settimane che precedono le festività natalizie, soprattutto alla scuola primaria, sono senza dubbio le piÚ emozionanti e divertenti per i bambini. Oltre alla normale e necessaria programmazione didattica, infatti, gli insegnanti riescono sempre a ricavare il tempo per dedicarsi a lavori manuali a tema, bigliettini di auguri, poesie, canzoni in italiano e non solo, decorazioni delle aule, letture di fiabe della tradizione natalizia e tanto altro. Tutto ciò è particolarmente apprezzato dai piccoli studenti, che entrano nella magia del Natale a partire dalle aule di scuola e arrivano al momento delle vacanze con gioia, felici e orgogliosi di poter portare a casa qualche lavoro frutto della propria creatività e fantasia.
Queste attività, sicuramente importanti e formative al pari di una lezione di grammatica o di matematica, si svolgono comunque sui banchi di scuola e sebbene tutti siano impegnati nella creazione di qualcosa di comune, non è in ogni caso un momento collettivo di riflessione e silenzio.

Le classi dell’indirizzo Montessori hanno dunque scelto, accanto ai consueti “lavoretti” dei bambini, di dedicare un momento collettivo agli auguri di Natale, che è stato vissuto in compagnia delle famiglie di ciascun bambino nel cortile del Convitto Carlo Alberto.
Nella settimana precedente e in questa che sta per concludersi tutte le sezioni montessoriane si sono organizzate per celebrare una festa dal nome particolarmente suggestivo: il Rito della Luce. Il nome viene dal fatto che il 21 dicembre cade il solstizio d’inverno e tradizionalmente è il giorno più corto dell’anno, quello appunto in cui la luce cala prima. Tuttavia, dal 21 dicembre in poi la natura si prepara alla primavera, dunque alla rinascita, le giornate cominciano lentamente ad allungarsi e la luce torna ad essere protagonista, insieme a tutti i significati in essa celati. Per questo motivo le maestre e i maestri delle sezioni Montessori hanno scelto di vivere questo rito corale nei giorni precedenti, coevi o immediatamente successivi al 21 dicembre; non vi è solo, in tale data, un richiamo al Natale imminente, ma al ciclo cosmico delle stagioni, della vita.

Il rito si è svolto per ogni classe con la stessa modalità: viene posizionata una grande candela al centro di una spirale fatta di rami di pino. La spirale è arricchita e impreziosita da piccole candele, tante quanti sono i bambini di ogni classe. La candela centrale viene accesa all’inizio della celebrazione, i bambini con i loro genitori si posizionano intorno alla spirale stessa e a turno percorrono la spirale con la piccola candela tra le mani, che vanno ad accendere direttamente da quella centrale. Al termine la spirale è attraversata di luci, che simboleggiano ogni bambino e la luce che egli porta con sé. Le stesse maestre partecipano alla fine al rito, accendendo a loro volta una propria candela sempre dal cero centrale.

Il senso profondo è che ognuno di noi attinge ad un’unica energia cosmica cui tutti partecipiamo come esseri umani ma poi la facciamo propria, sviluppando la luce che conserviamo dentro di noi in modo individuale e nello stesso tempo collettivo, perché la luce di ognuno va ad illuminare e scaldare il cammino di tutti.

L’effetto, dato anche dal fatto che il rito si svolge al buio o comunque al tramonto, è davvero suggestivo ed emozionante e colpisce il silenzio e la cura con cui anche i bambini più piccoli si dedicano a questo momento che si potrebbe definire di realismo magico.

Il Rito della Luce viene celebrato in moltissimi Paesi: una madre persiana ci ha comunicato che nella sua nazione è una delle feste piÚ sentite e partecipate.

Al termine dell’accensione delle candele ogni classe ha personalizzato questo momento in modo autonomo e adatto alle età dei piccoli studenti. Alcuni hanno cantato insieme una canzone di Natale, altri hanno formato un girotondo, altri ancora hanno letto un frammento di un poeta, alcuni bambini hanno espresso un proprio pensiero legato all’immagine della luce.

Non in ultimo, è importante sottolineare che la forma con cui le candele sono posizionate non è quella di un cerchio, che risulterebbe chiuso, ma di una spirale.

La spirale, da sempre simbolo cosmico, della vita e della fecondità, simbolo della temporalità, della «permanenza dell’essere attraverso le fluttuazioni del cambiamento», sia nel mondo organico sia in quello psichico, è una vertigine ascendente, un cammino infinito. L’unico che contiene in sé ripetizione ed evoluzione, che esprime «la forza vivificatrice dello spirito umano che si rinnova senza sosta, effettuando delle morti e delle rinascite».

In questo senso la spirale, fulcro del Rito della Luce, è immagine della vita stessa, di una vita consapevole delle proprie profondità: la vita del sognatore (come scrisse lo studioso Lustius Keller).

Buon Natale di Luce e rinascita a Tutti e appuntamento al prossimo Rito della Luce!

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